Studenti con ridotte competenze linguistiche

Per gli studenti non italofoni

Descrizione

Gli studenti di nazionalità non italiana che si trovano in Italia hanno il diritto e il dovere all’istruzione, nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani. I dirigenti scolastici si trovano, dunque, ad affrontare quotidianamente il problema dell’integrazione non solo linguistica, ma anche sociale e culturale.

La Direttiva del MIUR del 27 dicembre 2012 ha incluso tra i Bisogni Educativi Speciali anche quelli derivanti dallo “svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale”. Inoltre nel 2020, la Commissione Europea ha comunicato al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al comitato delle regioni, il Piano d’azione per l’integrazione e l’inclusione 2021-2027.

L’intervento denominato PEP (Piano Educativo Personalizzato) ha quindi l’obiettivo di accompagnare lo studente di lingua madre differente dall’italiano (LM) a ottenere competenze sulla seconda lingua (italiana, o L2) e sulla lingua straniera (quella studiata dalla maggior parte degli studenti italiani, o LS, come l’inglese) tali da consentirgli una sufficiente integrazione iniziale e quindi la capacità di relazionare con profitto utilizzando la lingua L2.

 

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